La storia della dieta mediterranea

Il medico Lorenzo Piroddi è considerato il padre della dieta mediterranea, cioè colui che ne ha scoperti i benefici e le conseguenze. Qualche anno dopo anche Ancel Keys uno studioso americano, approfondì le sue ricerche in materia di alimentazione in relazione alle malattie infatti aveva notato una bassissima incidenza di malattie del cuore presso gli abitanti del Cilento e di Creta nonostante ci fosse in quelle zone un elevato consumo di grassi vegetali dell'olio d'oliva, e dedusse che ciò fosse da attribuire al tipo di alimentazione caratteristico di quell'area geografica.
In seguito a questa osservazione, in America Keys e altri scienziati avviarono una famosa ricerca, la "Seven Countries Study", basata sul confronto dei regimi alimentari di 12.000 persone tra i 40 e i 59 anni, sparse in sette Paesi del mondo. Emersero molti dati principalmente quello che la mortalità per infarto è molto più bassa nelle popolazioni mediterranee rispetto a Paesi, come la Finlandia, dove la dieta è ricca di grassi saturi come burro, strutto, latte e suoi derivati, carni rosse.
Gli studi proseguirono a Pioppi nel Cilento dove Keys visse fino a 100 anni, come ulteriore conferma delle sue teorie.
Con la guida del Prof. Stamler (scienziato collaboratore di Ancel Keys), dopo 40 anni è stata fondata a Pioppi l'Associazione per la Dieta Mediterranea, Alimentazione e Stile di Vita . Questa associazione ha ricevuto un'onorificenza dal Presidente della Repubblica Italiana per il valore culturale e sociale rivestito dall'associazione, come importante fonte di divulgazione di un corretto stile di vita. In un convegno gli scienziati hanno firmato un documento che attesta la connessione stretta tra la Dieta Mediterranea e Pioppi come luogo di svolgimento degli studi di Keys e dei suoi collaboratori, facendo così diventare la città di Pioppi Capitale Mondiale della Dieta Mediterranea.